Materiali isolanti

Tipologie di materiali isolanti

A ogni materiale isolante è associato un coefficiente di conducibilità termica, un valore indica quale sia la sua capacità di trasmettere calore, per capire se sia più o meno efficiente. Un buon isolante è quello che ha bassa conducibilità, cioè causa poca dispersione di energia. Quindi, minore sarà il valore del coefficiente, più alta sarà la qualità del materiale.

I migliori isolanti sono quelli dal basso peso specifico e dal ridotto contenuto di umidità, sebbene non siano solo queste le caratteristiche a cui guardare in fase di acquisto. I materiali si dividono in quattro gruppi principali: sintetici, minerali, vegetali e di origine animale.

  • Isolanti sintetici: sono dei composti chimici dal costo contenuto e molto diffusi. Tuttavia, si tende a limitarne sempre più l’uso, data la difficoltà di riciclo e la scarsa salubrità, legata a una bassa traspirazione. Fanno parte degli isolanti sintetici le schiume, il poliuretano espanso, il polietilene e il polistirene estruso.
  • Isolanti di origine minerale: alcuni dei materiali di questo gruppo sono tra i più usati nell’edilizia. Questa categoria si ricavata dalle rocce, offre dei risultati eccellenti se l’abitazione presenta delle infiltrazioni o troppa umidità, non è combustibile ed è molto resistente alle muffe. Ne fanno parte tutti i feltri, l’argilla espansa, la vermiculite e la perlite.
  • Isolanti di origine vegetale: sono fibre di legno, sughero e cellulosa. Le fibre di legno sono largamente usate in edilizia in quanto ottimi isolanti termici, mentre il sughero è igienico, non combustibile, riciclabile e durevole.
  • Isolanti di origine animale: sono principalmente impiegati nelle intercapedini o come supporto. La più comune è la lana.

Caratteristiche dei materiali isolanti

A prescindere dalla tipologia di isolante che intendiamo utilizzare, è bene conoscere le caratteristiche che un materiale deve possedere per essere idoneo. Oltre alla bassa dispersione di energia termica di cui abbiamo parlato prima, un buon isolante deve essere:

  • non tossico, anche sul lungo periodo
  • stabile, ovvero non attaccabile da muffe e parassiti
  • resistente al fuoco, quindi ignifugo per natura o essere trattato per diventarlo.

Per applicare correttamente i materiali isolanti bisogna conoscere i principi che regolano la dispersione del calore. Fondamentale è ricordarsi che l’aria calda tende a disperdersi nei punti più freddi della casa, come i vani delle scale, gli scantinati, le finestre, i solai. Inoltre, la dispersione aumenta in corrispondenza di tutte le superfici vetrate e del tetto: eliminandole o riducendole si aumenta l’efficienza energetica della casa, diminuendo i consumi e risparmiando sui costi di riscaldamento.

Ecco alcuni esempi di buoni isolanti e dei loro possibili utilizzi.

Schiumati e poliuretano espanso sono ideali per le intercapedini, mentre per pareti, solai e pavimenti sono più adatti dei pannelli, fatti con gli stessi materiali e solitamente venduti in rotoli.

Tra i materiali di origine minerale spiccano i feltri utilizzabili ovunque tranne che nelle intercapedini, per le quali si preferisce usare l’argilla espansa o vermiculite e perlite.

Il sughero, tra gli isolanti vegetali, è quello dal costo più alto ma può essere usato, in diverse forme, sia nelle intercapedini, sia nei pannelli a parete, sia nei ponti termici. Sempre in questo gruppo di materiali ci sono le fibre di cocco e iuta che, da sole, forniscono un isolamento termico parziale, ma sono efficaci se in combinazione con altri elementi.