Il grado di climatizzazione di una casa non è dato soltanto dalla temperatura impostata attraverso i radiatori o i condizionatori: molto dipende, in realtà, dall’isolamento termico dell’immobile. Migliore è questo parametro, migliori saranno raffrescamento e riscaldamento e, soprattutto, minori saranno i costi per la gestione degli impianti.
Isolare correttamente un edificio significa abbattere di circa un quinto la spesa per l’energia. Si tratta di un fattore rilevante soprattutto nel il periodo invernale, in cui un impianto di riscaldamento ben funzionante, se supportato da un adeguato isolamento termico, può raggiungere punte di efficienza superiori all’80%.
Coibentare pareti e coperture è particolarmente importante in quei tipi di edifici in cui lo squilibrio termico aumenta notevolmente. Questa situazione si crea in mansarde, appartamenti all’ultimo piano di un palazzo, villette a solo e case con stanze dai soffitti molto alti. L’intervento da effettuare sarà determinato dal tipo dell’edificio, dalla sua esposizione e dal clima del luogo in cui è stato costruito.
In attuazione di una direttiva europea (la 2002/91/Ce), dal 2006 in Italia è obbligatoria la certificazione energetica per tutti gli edifici e, dal 2007, anche per quelli di nuova costruzione. Il certificato energetico serve a documentare i consumi effettivi di un’abitazione ed è valido per 10 anni, dopodiché deve essere aggiornato. Questo riguarda anche gli interventi di ristrutturazione o riqualificazione energetica di un edificio perché obbliga i proprietari a produrre le certificazioni relative ai lavori svolti per dimostrare di aver operato rispettando le normative.
La certificazione energetica suddivide gli edifici in classi, come se fossero elettrodomestici, in base all’efficienza: attualmente sono 10 e si va dalla A4, quella che consente un maggior risparmio in termini di gestione, alla classe G, la peggiore. Per chi vende, una buona classificazione energetica è positiva perché aumenta il valore dell’immobile. Per chi acquista, spendere di più per avere una casa efficiente può essere vantaggioso perché i costi sarebbero ammortizzati in tempi brevi.
Se non si scelgono materiali di buona qualità, al momento del rinnovo del certificato la casa potrebbe essere spostata in una classe energetica più bassa, cosa che significherebbe costi di gestione più alti e svalutazione dell’immobile. Per questo è importante intervenire utilizzando le tecniche più moderne come, da anni, Tagliani Costruzioni srl fa nelle province di Reggio Emilia e Modena.
Facciamo un confronto tra case appartenenti a classi energetiche diverse. Un’abitazione standard si colloca, generalmente, tra le classi D e F. Ecco di quanto si riducono costi e consumi in categorie superiori rispetto a una casa media:
1) Classe C: -30%
2) Classe B: -50%
3) Classe A: -70%
4) Classe A+: -85%